Dal 7 dicembre 2024 al 19 gennaio 2025, la Comunità Greco-Orientale di Trieste ospita la mostra Fabio Colussi. Luci dell’Adriatico, una straordinaria esposizione di opere dell’artista triestino, maestro nella cattura della luce e dei colori che caratterizzano il nostro mare. L’inaugurazione avrà luogo sabato 7 dicembre alle 18.30 presso la Sala Xenia, situata in Riva 3 Novembre 9. La mostra sarà curata dalla critico d’arte Marianna Accerboni, che presenterà anche Gabriella Pastor per introdurre l’evento.
In questa esposizione, sarà possibile ammirare una selezione di circa quaranta oli su tela, realizzati negli ultimi due anni, che si concentrano sulle vedute marine di Trieste e Venezia. Le opere, in gran parte inedite, pongono in evidenza la straordinaria abilità tecnica di Colussi, così come la sua sensibilità artistica. Gli orari di apertura della mostra saranno tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00, con chiusure speciali il 25 dicembre 2024 e il 1 gennaio 2025. Per ulteriori informazioni, si può contattare il numero +39 335 6750946.
La visione artistica di Fabio Colussi
Fabio Colussi, classe 1957, è un artista autodidatta di Trieste, il cui percorso creativo è profondamente influenzato dalla tradizione pittorica veneziana e dalla cultura mitteleuropea. Sin da giovane, Colussi ha mostrato un talento innato, avviandosi alla pittura con acquerelli già all’età di quattro anni, utilizzando diverse tecniche tra cui acquerello, pastello, tempera e acrilico, prima di affermarsi nell’uso dell’olio su tela, tecnica che predilige ancora oggi.
Grazie alla sua abilità nel ricreare atmosfere evocative, Colussi ci regala vedute marine che ricompongono un pizzico di storia, fascino e poesia. Le sue opere sono un connubio di equilibrio e sensibilità, in cui il linguaggio del passato si integra con le esigenze della modernità, dando vita a composizioni che parlano di veridicità e illumino architetture antiche immerse in cieli intensamente azzurri.
Le influenze culturali
Accerboni descrive Colussi come un “maestro del contrappunto luministico”, capace di ricreare il fascino del golfo di Trieste e della Serenissima. La tradizione di pittori come Francesco Guardi e Canaletto si riflette nel suo lavoro, mentre la luce azzurro-grigia presente nei suoi quadri simboleggia un’atmosfera romantica che rievoca gli ideali dello sturm und drang. Colussi, così, si fa interprete di un linguaggio visivo che omaggia la cultura locale e i grandi maestri del passato.
Le opere di Colussi sono già presenti in diverse collezioni private in Italia e all’estero, testimoniando l’apprezzamento da parte della critica e del pubblico. L’esibizione alla Comunità Greco-Orientale rappresenta un’opportunità unica per immergersi nelle suggestioni create dall’artista e per riassaporare l’ineffabile bellezza del mare e dei paesaggi marini di Trieste e Venezia.