Dal 14 dicembre 2024 al 23 marzo 2025, la città di Perugia accoglierà presso il Palazzo della Penna – Centro per le arti contemporanee una mostra dedicata a Dorothea Lange, una figura iconica della fotografia documentaria del Novecento. La mostra, fortemente voluta dalla Sindaca Vittoria Ferdinandi e dall’Assessore alla Cultura Marco Pierini, rappresenta un primo passo verso la trasformazione del palazzo in un punto di riferimento per l’arte contemporanea, in linea con la politica culturale della nuova Giunta.
Curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi, l’esposizione offre una selezione di oltre 130 fotografie che coprono un decennio di lavoro della Lange. In particolare, il percorso espositivo si concentra sugli anni Trenta e Quaranta, periodo durante il quale la fotografa ha documentato gli eventi che hanno profondamente influenzato l’economia e la società americana. Attraverso scatti potenti e toccanti, Lange ha saputo raccontare le drammatiche condizioni di vita dei lavoratori, in particolare nel contesto della Grande Depressione.
Inizialmente ritrattrice, Lange scelse di uscire dal suo studio per diventare una cronista visiva della miseria umana, abbandonando il ritratto per immortalare le conseguenze della crisi economica post-crollo di Wall Street. Nel 1935, intraprese un viaggio con l’economista Paul S. Taylor per documentare la vita degli agricoli americani colpiti da una grave siccità, un tema centrale nel suo lavoro e nel romanzo Furore di John Steinbeck.
Il progetto della Lange si inserisce nel programma governativo di documentazione Farm Security Administration, che aveva come obiettivo la promozione delle politiche del New Deal. Le sue fotografie, oltre a offrire una testimonianza visiva del dolore e della povertà, hanno anche raccolto storie di vita quotidiana, contrassegnate da didascalie dettagliate. Tra le sue immagini più celebri spicca Migrant Mother, iconico ritratto di una madre con i suoi sette figli in condizioni disperate.
La mostra non si limita alla crisi degli anni Trenta, ma esplora anche la vita della comunità giapponese negli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale. Lange documentò in modo critico l’internamento di queste persone, offrendo uno sguardo unico sulle ingiustizie sociali e sui drammatici cambiamenti nella vita di molte famiglie. L’approccio empatico di Lange permette di cogliere il lato umano di queste esperienze, rendendo le sue immagini non solo storiche, ma anche profondamente evocative.
La mostra di Dorothea Lange non è solo un tributo a un grande artista, ma anche un’importante occasione di riflessione sui temi della crisi climatica, delle migrazioni e delle discriminazioni, tematiche la cui attualità continua a stimolare dibattiti contemporanei. In un contesto globale in continua evoluzione, le opere di Lange offrono spunti di riflessione su come le esperienze del passato possano illuminare il nostro presente e il nostro futuro.
Per maggiori informazioni, visitare il sito ufficiale del Palazzo della Penna all’indirizzo www.camera.to.