Dal 02 Ottobre 2024 al 30 Giugno 2025, FOROF a Roma ospiterà una mostra straordinaria intitolata Gelitin/Gelatin. Nimbus Limbus Omnibus. Questa esposizione rappresenta un’importante occasione per scoprire il lavoro del collettivo viennese, noto per la sua arte anticonvenzionale e liberatoria. I visitatori potranno esplorare un progetto espositivo inedito e site-specific, concepito in dialogo con lo straordinario sito archeologico della Basilica Ulpia, i cui resti si trovano negli spazi sotterranei di FOROF.
Un evento unico nel suo genere
Per la prima volta a Roma, Gelitin/Gelatin pone il tema delle “libertà” al centro della sua poetica, ricollegandosi alla storia e allo spirito del luogo. Questa mostra si allinea perfettamente con la missione di FOROF, che unisce arte contemporanea e archeologia in un contesto unico. Fondata da Giovanna Caruso Fendi, FOROF si distingue per la sua capacità di creare un dialogo originale tra passato e presente, offrendo uno spazio di riflessione sull’identità culturale.
Informazioni pratiche
La mostra si svolgerà presso: FOROF
Indirizzo: Foro Traiano 1, Roma
Curatore: Bartolomeo Pietromarchi
Per ulteriori dettagli, è possibile visitare il sito ufficiale di FOROF, dove sono disponibili informazioni aggiornate riguardo all’esposizione e agli eventi correlati.
Visita e accesso
Gli orari di apertura e i dettagli su come accedere alla mostra verranno comunicati sul sito ufficiale di FOROF. Visto l’interesse che un evento di questo calibro suscita, si raccomanda di premunirsi di biglietti in anticipo e di controllare eventuali aggiornamenti in merito agli orari e alle modalità di ingresso. Il dialogo tra Gelitin/Gelatin e la storicità del luogo promette un’esperienza unica per tutti gli appassionati d’arte e cultura.
Non perdere l’opportunità di immergerti in un percorso che unisce creatività, libertà e l’eredità storica di uno dei luoghi più emblematici di Roma. La mostra Gelitin/Gelatin. Nimbus Limbus Omnibus si preannuncia come un evento da non perdere per tutti coloro che desiderano esplorare le nuove frontiere dell’arte contemporanea.