Dal 04 dicembre 2024 al 04 maggio 2025, il MAO – Museo d’Arte Orientale di Torino ospiterà l’affascinante mostra Hanauri. Il Giappone dei venditori di fiori. Questo progetto espositivo si inserisce nel programma di riallestimento della galleria giapponese delle collezioni permanenti ed è dedicato alla pratica dell’artista Linda Fregni Nagler.
Linda Fregni Nagler è stata recentemente al MAO, dove ha realizzato la performance Things that Death Cannot Destroy. La nuova mostra esplorerà il suo approccio meticoloso alla selezione, raccolta, rielaborazione e riattivazione delle fotografie giapponesi della scuola di Yokohama (Yokohama Shashin). Le immagini originali, che l’artista ha raccolto nel corso di vent’anni, sono presentate per la prima volta al pubblico in questa esposizione.
Le fotografie storiche sono accompagnate da nuove opere di Fregni Nagler, che ha rifotografato le albumine originali, stampandole in camera oscura e colorandole a mano, utilizzando tecniche similari a quelle dell’epoca (1860-1910). Questo processo creativo non solo rielabora il materiale visivo, ma porta a nuovi significati, illuminando la storia e l’approccio all’esotismo e all’alterità nelle rappresentazioni artistiche giapponesi.
Focus sulla figura dei venditori di fiori
Un tema centrale di Hanauri è quello dei venditori di fiori (hanauri), una categoria di commercianti ambulanti (bōtefuri) molto apprezzata durante i periodi Edo e Meiji. Queste figure storiche non solo rappresentano una tradizione commerciale, ma simbolizzano anche il legame profondo tra cultura e natura nel contesto giapponese dell’epoca.
Informazioni utili
- luogo: MAO – Museo d’Arte Orientale, Via San Domenico 11, Torino
- costo del biglietto: ingresso incluso nel biglietto delle collezioni permanenti
- telefono per informazioni: +39 011 443 6932
- sito ufficiale: maotorino.it
L’evento rappresenta un’occasione imperdibile per riconsiderare il passato artistico giapponese attraverso una lente contemporanea e innovativa. L’approccio di Linda Fregni Nagler offre l’opportunità di esplorare non solo immagini iconiche, ma anche storie e significati che continuano a risuonare nel dibattito culturale odierno.