Dal 30 novembre 2024 al 9 marzo 2025, il Museo diocesano di Padova ospiterà la mostra “Il Canova mai visto”, curata da Andrea Nante, Elena Catra e Vittorio Pajusco. Questa rassegna è un’opportunità unica per esplorare l’opera e l’eredità di Antonio Canova, presentando al pubblico il Vaso cinerario della contessa Lodovica von Callenberg. Questo capolavoro, realizzato tra il 1803 e il 1807, è stato rinvenuto dopo essere stato dato per distrutto a causa dei bombardamenti che hanno colpito Padova nel marzo del 1944.
Il Vaso cinerario, storicamente collocato nel giardino della chiesa degli Eremitani, rappresenta una parte significativa della storia artistica e culturale di Padova. Commissionato dalla nobildonna tedesca Lodovica von Callenberg, l’opera fa parte di un monumento funerario progettato dagli architetti Domenico Fadiga e Giannantonio Selva. Quest’ultimo includeva anche una stele con epigrafe dell’abate Stefano Antonio Morcelli e sette candelabri con iscrizioni di importanti personalità dell’epoca, segnalando i legami di Canova con l’aristocrazia europea.
Un legame profondo tra Padova e Canova
La mostra non si limita a presentare il Vaso cinerario, ma intende illuminare le complesse relazioni che intercorrevano tra Antonio Canova e la città di Padova, così come con illustri esponenti della cultura e della nobiltà europea, incluso Johann Wolfgang von Goethe e la pittrice Angelica Kaufmann, autrice di un noto ritratto di Canova. Sarà anche l’occasione per approfondire la figura di Lodovica von Callenberg, che morì nel 1803 a Bassano del Grappa, dando vita a un interessante racconto di storia e arte.
Un’esperienza espositiva unica
In aggiunta al Vaso cinerario, la mostra presenterà altre opere in pietra, lavori di Domenico Fadiga e Giannantonio Selva, vari gessi canoviani provenienti dalla Gipsoteca di Possagno e ritratti dei protagonisti coinvolti nella realizzazione del monumento funebre. Insieme a queste, saranno visibili vedute inedite della città di Padova, immagini storiche e volumi che hanno tramandato la fortuna di Canova nel tempo.
Documenti e collezioni in mostra
Una sezione speciale della mostra sarà dedicata a documenti e scritti di mons. Giovanni Battista Sartori Canova, che attestano il legame con il Seminario vescovile di Padova. Tra i lasciti, la collezione di oltre 3.600 monete dell’antica Roma, che rappresenta un testamento della passione numismatica del membro della famiglia Canova, e che sarà esposta per la prima volta.
La mostra “Il Canova mai visto” è un’iniziativa che rientra nel progetto culturale del Museo diocesano, dedicato alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del territorio. La rassegna promette di rivelare aspetti inediti della vita e dell’opera di Canova, offrendo ai visitatori una nuova comprensione del suo impatto duraturo sulle arti.