Dal 7 dicembre 2024 al 16 marzo 2025, il Mart Rovereto ospiterà una mostra dedicata ai due maestri della scultura italiana, Giovanni Paganin e Ilario Fioravanti. La mostra, dal titolo Paganin e Fioravanti. Il grido e il canto, offre un’opportunità unica di esplorare le opere di due artisti che, pur nella loro diversità, condividono una visionaria rielaborazione della figura umana attraverso la scultura.
Il Mart Rovereto si trova in Corso Bettini, 43, a Rovereto, Trento. Gli orari di apertura sono i seguenti:
- martedì, mercoledì, giovedì, domenica: 10:00 – 18:00
- venerdì e sabato: 10:00 – 19:30
- lunedì: chiuso
La mostra è curata da Marina Pizziolo e Marisa Zattini, con un’idea originaria di Vittorio Sgarbi. Il biglietto d’ingresso ha un costo di 15 euro per il biglietto intero e 10 euro per il ridotto. L’accesso è gratuito per i ragazzi fino ai 14 anni e per le persone con disabilità. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero +39 0465 670820 o inviare un’email a [email protected].
La mostra Paganin e Fioravanti. Il grido e il canto presenta un confronto fra le opere di Giovanni Paganin (Asiago, 1913 – Milano, 1997) e Ilario Fioravanti (Cesena, 1922 – Savignano sul Rubicone, 2012). Entrambi gli artisti si distinguono per una scultura altamente espressiva che pone al centro la figura umana, talvolta affrontando temi di grande drammaticità e coinvolgimento emotivo.
Pur essendo distanti dalle avanguardie artistiche, Paganin e Fioravanti navigano intorno all’idea centrale di dare forma al corpo umano. Per Paganin, il corpo è un simulacro potente, un simbolo doloroso che sfida il tempo con la sua nudità. Fioravanti, al contrario, considera il corpo come un contenitore della storia. Questa dicotomia è rappresentata nel titolo della mostra, Il grido e il canto, dove le poetiche di entrambi gli artisti, sebbene diverse, rivelano la ricchezza e la varietà della scultura figurativa.
La curatrice Marina Pizziolo sottolinea come questo inedito accostamento consenta di scoprire aspetti delle opere che potrebbero sfuggire se analizzate separatamente, affermando che è «dal contrasto, dalla negazione, dalla definizione delle diversità, che scaturisce la rivendicazione dell’identità».
Inoltre, la mostra si inserisce in un progetto più ampio voluto da Vittorio Sgarbi, dedicato alla riscoperta degli artisti «dimenticati dell’arte», e rappresenta una rara occasione per apprezzare il lavoro di due figure che hanno contribuito significativamente alla scultura italiana.
Il percorso espositivo è accompagnato da un catalogo che include contributi delle curatrici e un’importante riflessione dello scrittore Giuseppe Mendicino sul legame tra Paganin e il noto scrittore Mario Rigoni Stern, arricchito da un dialogo rilevante tra Tonino Guerra e Ilario Fioravanti.
Per ulteriori dettagli sulla mostra e sul percorso artistico di Paganin e Fioravanti, puoi visitare il sito ufficiale del Mart Rovereto: www.mart.trento.it.